Si riparte e lo si fa in grande stile, con sveglia alle 4 dopo un weekend a dir poco massacrante, ma bello, doccia e treno fino all'aereoporto. Duccio e Giordano arrivano di lì a poco e si comincia con un tranquillo check-in alla Continental, dove ci confermano che abbiamo i posti vicini, anche se all'ultima fila. Il volo è tranquillo, anche se non chiudiamo praticamente occhio. L'arrivo a Newark mi spaventa un pò per la dogana, in quanto, anche se era impossibile che non mi accettassero nuovamente negli Usa, ma non si sa mai, anche se tutto va bene e al tipo alla dogana dico anche che sono un attore che parteciperà al festival a Seattle. :D
L'attesa a Newark è snervante, dopo un fugace pranzo a base di hamburger, subiamo ripetuti cambi di gate, fino a partire con oltre un'ora di ritardo.
Finalmente, e di nuovo, sono a Vegas, la città che mi mancava di più dopo il primo viaggio.
Arriviamo, dopo un fugace passaggio accanto alla Strip al Circus Circus, hotel qualità prezzo da noi scelto dove quasi entro mezzanotte dello stesso giorno, un giorno di 33 ore per noi, riusciamo ad avere una stanza non enorme, ne elegantissima, ma ottima per noi.
Prima della nanna, che arriva senza farsi attendere facciamo un giro nell'hotel e mi reco alla vicina Pharmacy per l'acqua, il deodorante e un paio di birrette.
L'attesa a Newark è snervante, dopo un fugace pranzo a base di hamburger, subiamo ripetuti cambi di gate, fino a partire con oltre un'ora di ritardo.
Finalmente, e di nuovo, sono a Vegas, la città che mi mancava di più dopo il primo viaggio.
Arriviamo, dopo un fugace passaggio accanto alla Strip al Circus Circus, hotel qualità prezzo da noi scelto dove quasi entro mezzanotte dello stesso giorno, un giorno di 33 ore per noi, riusciamo ad avere una stanza non enorme, ne elegantissima, ma ottima per noi.
Prima della nanna, che arriva senza farsi attendere facciamo un giro nell'hotel e mi reco alla vicina Pharmacy per l'acqua, il deodorante e un paio di birrette.
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