Alla fine decido di uscire e mi ritrovo in un altro posto con pianista e pseudo karaoke live. Qui mi prendo una Peroni alla spina e ascolto un pò di musica. La più memorabile, nel bene e nel male, era una pseudo Marilin neanche ventenne con belle tette, ma che dovrebbe usare la bocca per altro. Ho invece valutato per la prima volta seriamente, o meglio è stato solo un pensiero, di trasferirmi qui quando un tipo alla Blur ha cantato non sò che canzone. Non era un granchè ma faceva traspirare un aria come a dire "sono qui e stò facendo quello che voglio solo per il piacere di farlo". Alla fine da esterno qui la vita sembra più facile, o forse noi in Italia la facciamo troppo complessa. Forse solo qui cercano di lasciarsi andare, non lo sò e forse non lo capirò. Di seguito mi ritrovo in un posto carino, un pub per bikers, con tanto di spazio all'aperto fuori dove poter stare tranquilli e, volendo, farsi due bombe in compagnia. Insomma un posto che se ce fosse a Roma probabilmente frequenterei assiduamente.
Ora cerco di dormire un pò, fra 7 ore ho la sveglia e poi il viaggio verso Hollywood. :)
2 commenti:
buon viaggio silva!
Bella, in questa befana mi son letto tutto il tuo blog fin qui. Da paura.
Nun te la fa pià a male eh, mi piace questo viaggio, come concetto.
Tutti ne dovrebbero fare almeno uno nella vita.
- WalterMß
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